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Progetti Green

Chiamata agli Artisti

Sei un designer, illustratore,  fotografo o video-maker?

Inviaci i tuoi elaborati di denuncia ambientale e li pubblicheremo all’interno del nostro sito. 

Tutte le fotografie, inoltre, verranno stampate ed affisse in mostra permanente a Mirandola (Modena). 

Puoi leggere qui sotto i progetti green seguiti dall’Architetto Francesca Pederzoli. 

Gli studenti si scoprono designer Articolo pubblicato sull’Indicatore Mirandolese – n. 22 – novembre 2018 (pagina 14) Sono gli studenti della ex seconda F del Galilei di Mirandola ad aver realizzato nuovi contenitori in cartone per la raccolta dei tappi di sughero. C’è stato un gran

Le tue scarpe al centro   Articolo pubblicato sull’Indicatore Mirandolese – n. 11 – giugno 2018 (pagina 28) L’impegno del Galilei L’istituto Galilei di Mirandola (foto grande) ha aderito al progetto regionale “Le tue scarpe al centro” come parte del progetto Eco-scuole

Ecommunity: Scuole in India

Nel 2019, Francesca ha partecipato a un progetto di volontariato in India sulla raccolta differenziata e sensibilizzazione ambientale, promosso dall’Organizzazione RUCHI in collaborazione con l’Associazione Joint.

Durante questa esperienza, Francesca ha ideato e realizzato insieme ad altri due volontari una piccola scuola nello slum di Baddi, utilizzando materiali del luogo e l’aiuto di manodopera del posto, per un costo totale di circa 900,00€. La scuola, che occupa un’area di 36 mq, è tutt’oggi utilizzata.

Durante la visita allo slum di Baddi, il gruppo di volontari ha conosciuto un maestro che cerca di alfabetizzare i bambini dell’insediamento spontaneo, insegnando loro le basi dell’inglese e della matematica. Le lezioni si svolgevano all’interno della baracca in cui viveva il maestro stesso, in uno spazio davvero ristretto, il cui pavimento diventa fango durante la stagione delle piogge.

Quando i volontari hanno chiesto al maestro di cosa avesse bisogno per migliorare la sua attività educativa, egli ha risposto che aveva bisogno di tutto: dal materiale didattico alla riparazione del tetto della sua baracca. Durante la stagione delle piogge, l’acqua entrava nella baracca, rendendo impossibile lo svolgimento delle lezioni.

Mossi da queste richieste e dall’urgenza della situazione, Francesca e altri due volontari, Daniele e Annie, si sono fatti promotori della costruzione di una piccola scuola. Per prima cosa, hanno individuato un’area all’interno dello slum, prendendo accordi con il referente dell’insediamento informale. Una volta definita l’area, si è proceduto alla ricerca dei materiali, con la preferenza per risorse immediatamente reperibili sul posto. Tra questi, è stato scelto il bambù per le parti strutturali, assi di legno per il pavimento rialzato e il tetto a doppia falda.

Successivamente, è stato individuato un fornitore locale, scelto per la posizione adiacente all’ingresso dello slum, con cui è partita la contrattazione sui prezzi delle forniture. La vicinanza allo slum ha consentito il facile trasporto a mano dei materiali al suo interno, senza l’impiego di mezzi. Infine, è stata individuata la manodopera locale, recandosi quotidianamente in una piazza adiacente a una via di passaggio, che è il luogo di ritrovo al mattino di chi sta cercando un’occupazione per la giornata.

L’intero processo è durato circa 10 giorni in totale, per un costo di circa 900,00€, comprensivo di materiali e manodopera. La scuola occupa un rettangolo di base di circa 36 mq. Il pavimento è stato sopraelevato per evitare il contatto con l’acqua durante la stagione delle piogge. Il tetto è stato realizzato con assi di legno, sormontato da un tessuto in polietilene che funge da impermeabilizzante. Le partizioni perimetrali sono state costruite con listelli ricavati dal taglio longitudinale delle canne di bambù, unite insieme a formare un brise soleil che consente l’aerazione e l’ingresso della luce naturale.

Ancora oggi la scuola viene utilizzata sia dal maestro e sua figlia che portano avanti la loro attività didattica spontanea, sia dai volontari internazionali che partecipano alle attività organizzate da Ruchi. Questo progetto non solo ha migliorato le condizioni educative per i bambini dello slum, ma ha anche dimostrato come un piccolo intervento mirato possa fare una differenza significativa in comunità bisognose.

Ti piacerebbe realizzare insieme un progetto simile in qualche parte del mondo?